E’ una giornata che sei qui. Ti senti viva per inerzia. O per fede. Ti senti viva come un bimbo. Non importa quante rughe hai, né se la pelle è avvizzita, e nemmeno se i turbinati sono ingombri.
Sei qui e ti godi il mal di schiena, il respirare con la bocca, lo stomaco che borbotta. Sei qui e ti godi il riposo, i panini croccanti con l’uvetta che ti sei fatta da sola con il lievito madre.
Domani aprirai un nuovo blog per la classe: un nuovo tentativo destinato a fallire. Alla mia età non importa: i fallimenti alle mie spalle sono tanti, non si contano più. Alla mia età puoi adattarti a fallire. non dipendi dalle vittorie. Se Dio vuole. Puoi concederti di ammettere che non sei niente di che.
Puoi essere felice essendo niente di che: che scoperta! Puoi far del bene senza essere niente di che. Se fossi un niente di che nelle mani di Dio, non avrei bisogno di altro.
Ma io sono un niente di che nelle mani di Dio.
“Piutost che gnent le mei piutost ” diceva tra se e se Dio mentre giochicchiava con un paio d’anime ,piccole ma scintillant,i tra le mani
Vale anche per i figli no?
Ma forse no… forse partire già in salita come fai non va benissimo…sii contenta di te
Che vuol dire? Come faccio ad essere contenta di me? Vorrei dare la felicità alle persone che amo e non ci riesco, vorrei abbracciare il mondo e non ci riesco, vorrei amare ed essere amata davvero e non ci riesco. Se mi guardo da sola non riesco ad esser contenta di me. Io non mi accontento. Tu ci riesci?
Ho imparato un pochino di più ad accontentarmi. Cerco di vedere le piccole cose..
Sulle piccole cose ho imparato anche io. E riesco a goderne appieno. È sulle grandi che non mi accontento. Io sono ancora sui vecchi grandi quesiti e non mi preoccupa più di tanto perché devo pagare prendendo i soldi al bancomat.
?
C’è una pubblicità della banca che recita cosi: ci sarà altra vita nel mondo? Perché esisto? O qualcosa di simile. E poi una voce dice che i tempi sono cambiati e le domande esistenziali sono altre: perché devo pagare quando prelevo i soldi al bancomat? Si chiede una giovane signora.
ah ah ah scusa non ho visto
Beh, per me tu non sei niente, tutt’altro! Sei una persona splendida che sa da dare tanto agli altri.
Come mai tanto è sempre così poco?
Non è poco……
Ricordo quella tua altra lune… forse eri ad una rotonda, in auto. Dietro non capivano perché rallentavi, forse fino a fermarti.
Un ingorgo.
Piccolo.
Una piccola cosa.
Uno sguardo
E’ come dici tu: Siamo un niente di che nelle mani di Dio
Vorrei che Lui me lo dicesse in faccia, invece di tutte queste sberle che mi dà.
Per aiutarmi, lo so.
Per farmi crescere: lo so.
So tutto.
Non ce la faccio più a saperlo.
Proviamo a lasciar perdere quello che sappiamo e stiamo a vedere quello che succede. Ma guardare davvero però.
Ovvio che tu hai ragione …
Lo sai come si dice in Toscana? La ragione si dà ai bischeri… 🙂
No… forse sei bischera, ma le cose stanno come dici tu. Le emozioni sono spesso una brutta trappola, insidiosa. Meglio dare credito al cervello…