L’altra mattina studente furbetto sostava sulla porta mentre entravo e mi ha apostrofata con un ‘Salve capo’ in tedesco.
Ma che ti sei rincoglionito?! (vi invio solo il senso delle mie parole :-))
Casomai salutami con un ‘Capitano mio capitano!’ Qualcosa stile attimo fuggente. Anche se quel film non mi piace affatto.
In un attimo mezza classe era sulle sedie.
Ok… vi siete rincoglioniti davvero… adesso scendete
Ma, prof, perché non le piace questo film?
Prima scendete e poi vi dico… Ecco bravi…seduti che è meglio…
Non mi piace perché quel prof toglie ai suoi studenti tutte le certezze della loro vita e non gli indica una strada da seguire ma solo dei sogni.
Ma no prof… la strada è quello che uno ha nel cuore…quello che uno desidera fare…
Non le sembra giusto che uno faccio solo quello che vuole?
Insomma chiacchiera chiacchiera (dieci minuti in tutto) siamo arrivati alla considerazione che se uno va in certe camminate in montagna dove sono necessari gli scarponi da rocce non è affatto più libero se può mettersi le scarpette da ginnastica che desidera, magari quelle di tele e con la suola liscia che vanno adesso, solo più stupido.
Almeno questo era quello che sostenevo io.
Credo che studente furbetto sia ancora dell’idea che uno che va sulle rocce o sulle ferrate con le scarpette a suola liscia che vuole è più libero e più realizzato di uno che obbedisce a qualcuno e si mette gli scarponi.
Alla fine dei dieci minuti la mia studentessadagliocchidimandorla mi chiede: prof… ma che c’entrano le scarpe?!