E' un riusci se riesci

Ieri ho scoperto che i ragazzi di quindici anni fa erano cattivi tra di loro, pieni di problemi, svogliati e disinteressati, testardi e presuntuosi esattamente come quelli di adesso. Forse peggio. La mia teoria che quando un prof dice: 'prima i ragazzi erano migliori' sia un'interpretazione del tutto soggettiva ne è uscita fortemente rafforzata. Mentre mangiavamo arista porchettata, salumi e zonzelle mi sono venute alla mente storie di piccoli incendi nei bagni, maglioni rovinati e mamme che venivano a reclamare. Tra un tortello di patate, una fettucina del verduraio e il risotto ai carciofi mi sono ricordata delle forche, degli avvisi ai genitori, delle spallucce ad ogni richiamo. mentre mangiavo il pollo e il coniglio fritto mi sono ricordata di insulti pesanti ai più deboli, comportamenti che oggi chiameremo stalking, azioni da codice civile se avessero avuto solo qualche anno di più. E meno male che non abbiamo preso il dolce!

Ma, dentro a tutto questo marasma di ricordi, di racconto di studi interrotti e poi ripresi altrove, o mai più ripresi c'è stato il tempo di dire ai prof quello che sempre avevano pensato e non avevano mai detto:

'Profe, mentre lei spiegava noi imparavamo e ci divertivamo un sacco!'

'Profe, aspettavo proprio questa cena per dirle che, anche se facevo sempre casino e la mia unica preoccupazione era fregare le merende ai miei compagni, quando lei parlava io l'ascoltavo incantato… e ancora oggi mi ricordo le parole che lei usava, le cose che diceva…'

'Profe, lei era proprio cattiva… no anzi… era uggiosa…'

Ecco, volevo dirvi che io ero l'ultima. Prima che vi facciate uscire qualche lacrimuccia di commozione.

Alla colletta con mio marito c’era un omaccione alto e pelato che dice di essere stato mio studente. Io l’ho sentito al telefono: ricordavo bene il suo nome e cognome, i suoi compagni di classe… ma il suo volto no. Mentre lui mi parlava, emozionato e contento, mi sono riaffiorati ricordi di vent’anni fa: altri corridoio, altri sorrisi, altri sguardi, altre parole. Io non avevo il suo volto nella memoria, lui probabilmente aveva il volto mio di allora: il volto della profe col completo rosso. Ma la consapevolezza era di aver vissuto un pezzo di storia insieme, un rapporto speciale, in un’età speciale, in cui gli anni sembrano millenni e la vita una storia che si racconta.
Da sabato cerco il suo volto nella memoria, inutilmente. Neanche un episodio che mi ricordi proprio lui. E questo mi fa incazzare. perché nel suo modo di ricordarmi a mio marito quando ancora pensava che non mi conoscesse, nel suo salutarmi affettuoso e un po’ impacciato per telefono, ho sentito una stima e una riconoscenza per qualcosa che la mia memoria non ha fermato.
Una stima e un rispetto che mi sembra di non meritare.

D’altra parte… è la minaccia che faccio sempre ai miei studenti quando dicono che non vedono l’ora che la scuola finisca per potersi scordare di noi prof: " Carissimi, mi dispiace per voi… ma voi vi ricorderete per sempre di noi. Invece noi vi scordiamo appena chiuso il verbale dell’esame di stato’

Ieri è venuto a trovarmi studentesenzaetà.

Sa, profe – mi ha detto- la vedo proprio bene… come se il tempo non fosse passato (beh, sono passati solo due anni e mezzo…NDR)

E mi passa il braccio sulla spalla. Il suo sguardo cambia improvvisamente, il sorriso scompare mentre la mano tocca la giacca sulla spalla.

Profe! ha le spalline… – mi dice con lo sguardo deluso.

Bene, io quella giacca l’ho buttata, appena tornata a casa. Non si può deludere così gli ex studenti.

L’altro giorno mi è venuto a trovare studentecontantipiercing. E’ entrato di corsa nella classe dove facevo la sostituzione e mi ha abbracciata. la classe è rimasta sconvolta. Forse dall’abbraccio, forse dai piercing, forse dalle meches bionde o dalla passata a fiori.

Io sono stata molto contenta di vederlo ma gli ho detto che se si fa il piercing al setto nasale non si azzardi più ad abbracciarmi e baciarmi. Ovvia.

Da qualche giorno ho una nuova collega. Che c’è di strano? C’è che è stata una mia alunna, c’è mi sembra ieri di esser stata con lei a chiacchierare nel corridoio del suo modo di stare a scuola, di studiare, di stare in classe. E mi sembra ieri quando, di fronte al mio cercar di tirar fuori dal suo comportamento freddo e distaccato, un po’ di curiosità e di passione. lei mi rispose: ‘Professoressa, (ma… non mi riesce neanche più scriverlo! 🙂  io sono qui perché mi hanno mandato i miei per forza, ma io nella vita voglio fare altro. Ma non sto qui a lamentarmi: faccio quello che devo fare ma poi nella vita voglio fare altro.”
E così ha fatto: ha studiato lingue, girovagato per il mondo e adesso ha scelto, tra i vari lavori che ha provato, l’insegnamento. Ed è contenta. Anche se l’atteggiamento resta freddo e distaccato. Ma stamani le ho offerto un caffé e l’ho vista sorridere per mezz’ora intera.

oi dialogoi

23 dicembre alle ore 11.16
Carissimo… il tuo volto non mi è nuovo ma il tuo nome sì. Deduco che sei uno studente (o ex) della scuola ma non mio. Se poi sei stato un mio studente sono rincitrullita. Sarò ben lieta di diventare tua amica di figurine (cioè fb) dopo che ci saremo presentati stringendosi la mano dal vivo 🙂
A presto.
Intanto puoi sbirciare se vuoi nel mio album (credo)
 

23 dicembre alle ore 11.32
prof ma comeeeeeee!!
ero nella classe accanto a dove insegnava lei l’anno scorso!
nella ex ormai 5 A igea!
non si ricorda che venivo spesso a rompere??
e poi pure i corsi di recupero insieme..
 

23 dicembre alle ore 12.15
Hai ragione!!! tanta vita insieme… e poi più niente… ;-P che tristezza!!! ok… ti accetto come amico… ma quando avrò bisogno di un amico tu ci sarai?!!?

Buon natale!

 


23 dicembre alle ore 13.56

ovvio prof..
se no che ci sono a fare..
tanti auguriiiiiiii anche a leiiii!

ah gli ex 3 (c'hopresogusto)

I miei attuali studenti dicono che su fb me la tiro. Io mi limito a ricevere e accettare le richieste di amicizia e mi guardo bene dall’inviarle. Loro lo prendono per ‘tirarsela’ io per rispetto della loro privacy. In realtà è solo paura, una paura folle di entrare dentro i loro album di figurine, diari virtuali giganti dove scrivono i loro pensieri così come vengono e sono in mano ad amici che neanche mi conoscono … insomma ho paura di quello che ci potrei trovare. Non voglio beghe, direbbe mio genero.
Comunque, devo confessarlo, mi fa un sacco di piacere quando gli ex mi contattano e (naturalmente, direte voi, perfidi) mi dicono cose carine. Su fb o al bar. Poi guardo i miei studenti attuali e penso che loro non me le diranno mai cose carine. ma questa è davvero un’altra storia.
Ho incontrato l’altro giorno
studentebiondomalandrinofurbetto.

Profemate ha preparato un bel compitino sul calcolo dei limiti.

salve professoressa..si ricorda di me??io molto bene di lei e ricordo anche che quando diceva che preparava bei compitini non era prprio una buona notizia…anche se per dare una buona notizia a me bisognava proprio cambiare materia forse…come sta??
E come posso scordarmi di te? Ho sudato sette camicie per cercare di conquistarti allo studio… E ho perso 🙂
Io sto bene… e tu? Come procede la vita da grande? (o quasi…
)
no professoressa lei ha vinto..sono io che ho perso:due anni,e chissà quante altre lezioni di vita…sono al primo anno di università,anche se continuo a rimanere distante dalla matematica lei mi è stata davvero di aiuto nel mio percorso di crescita..ho imparato tanto..davvero..a volte mi sento ancora in colpa nei suoi confronti per essermi ritirato da scuola!la vita da grande procede benone…grazie mille!lei vedo che è molto più tecnologica di me, io ancora non so usare molto bene questo facebook..

 
Ma davvero…

… hai preso il diploma e sei iscritto all’università?! Sono molto contenta per te. Allora…forza, metticela tutta e non buttare altri anni!

Ma figuriamoci se devi sentirti in colpa verso di me?! Tu sei sempre stato molto corretto nei miei confronti e ti sei sempre confrontato lealmente mettendoti in gioco senza dare la colpa a questo o quello. Anzi, devo solo ringraziarti. Perché non è affatto scontato.

Ti ringrazio per questa nuova chiacchierata… sappi che io sono sempre qui. Ed ho ancora il maglioncino verde con qualche maglia fatta da te in gita nel lungo percorso in pulman… ricordi?

Se permetti (le tue foto da uomo supervissuto mi fanno un po’ paura…) ti abbraccio con affetto

profemate

Ti ho mandato un messaggio privato perché, insomma non volevo far sapere in giro che sai lavorare a maglia e che una vecchia prof di mate ti abbraccia con affetto… poteva ledere la tua reputazione 🙂

 

nooooooooo…proff potrei solo andarne fiero..sia dell’abbraccio e sia del maglione(quanti alunni hanno imparato a lavorare a maglia e quanti riescono a farsi abbracciare dalla professoressa di matematica..ahahahahah)
comunque, ricordo perfettamente ciascuno degli splendidi momenti che abbiamo passato in quella gita..dai suoi discorsi sui pregiudizi al maglioncino verde alla serata in discoteca..anche a me ha fatto molto piacere questa nuova chiaccherata e la ringrazio per la sua solita disponibilità..
uomo vissuto??ma quale quella con il petto nudo??è una foto alla quale sono molto legato mi ricorda i miei tre mesi in messico..esperienza che se gliela raccontassi avremmo da fare una delle nostre bellissime chiaccherate…
ricambio l’abbraccio affettuosso professoressa…
arrivederci a presto!

Celebrità

Oggi a scuola mia, durante l’intervallo,  è arrivato un ex studente che è stato assalito dalle ragazzine che si facevano fare l’autografo sulle braccia e lo guardavano come si guarda un personaggio uscito da un libro di fiabe.  Tutte le ragazzine dicevano che era molto più bello dal vivo che in televisione ( mettetevi voi delle bretelline marroni e una maglietta verde da folletto…)

Io sono felice di essermi presa due coppie di baci sotto gli occhi invidiose delle mie alunne.

E pensare che io gli ho fatto solo i corsi di recupero. Uno all’anno per cinque anni, però ;-).

E’ bello di lunedì mattina arrivare a scuola alle 12 e trovare nell’atrio studenteleipuodirmiquelchevuoletantononmeneimportaniente che mi guarda con gli occhietti da studentefurbo e il cappellino da studente…lasciamostare che mi addita l’orologio dicendo: ‘Profe…a che ora arriva?! Sono qui dalle 11 ad aspettarla’
E’ bello aprire il suo libretto e leggere i bei voti, è bello vederlo soddisfatto, è bello infamarlo un po’, dandogli del presuntuoso, è bello ricordare quando usciva prima di scuola per giocare a calcio ed era solo un ripetente di quarta.
Quando poi, prima di andarsene si gira e mi fa, con l’indice sulle labbra e l’aria complice: ‘Profe… ho salutato solo lei… non dica niente a nessuno…’ è meraviglioso 😉

Credo che tenga corsi dal titolo: ‘Come arruffianarsi le persone’ o ‘Come far credere a chi hai davanti che ti sta simpatico’. Se qualcuno vuole saperne di più mi contatti in privato. io garantisco per la sua professionalità.