Ieri ho scoperto che i ragazzi di quindici anni fa erano cattivi tra di loro, pieni di problemi, svogliati e disinteressati, testardi e presuntuosi esattamente come quelli di adesso. Forse peggio. La mia teoria che quando un prof dice: 'prima i ragazzi erano migliori' sia un'interpretazione del tutto soggettiva ne è uscita fortemente rafforzata. Mentre mangiavamo arista porchettata, salumi e zonzelle mi sono venute alla mente storie di piccoli incendi nei bagni, maglioni rovinati e mamme che venivano a reclamare. Tra un tortello di patate, una fettucina del verduraio e il risotto ai carciofi mi sono ricordata delle forche, degli avvisi ai genitori, delle spallucce ad ogni richiamo. mentre mangiavo il pollo e il coniglio fritto mi sono ricordata di insulti pesanti ai più deboli, comportamenti che oggi chiameremo stalking, azioni da codice civile se avessero avuto solo qualche anno di più. E meno male che non abbiamo preso il dolce!
Ma, dentro a tutto questo marasma di ricordi, di racconto di studi interrotti e poi ripresi altrove, o mai più ripresi c'è stato il tempo di dire ai prof quello che sempre avevano pensato e non avevano mai detto:
'Profe, mentre lei spiegava noi imparavamo e ci divertivamo un sacco!'
'Profe, aspettavo proprio questa cena per dirle che, anche se facevo sempre casino e la mia unica preoccupazione era fregare le merende ai miei compagni, quando lei parlava io l'ascoltavo incantato… e ancora oggi mi ricordo le parole che lei usava, le cose che diceva…'
'Profe, lei era proprio cattiva… no anzi… era uggiosa…'
Ecco, volevo dirvi che io ero l'ultima. Prima che vi facciate uscire qualche lacrimuccia di commozione.