Ma dov’è Saturno?

Perché se qualcuno lo cerca probabilmente è qui, contro di me. E magari anche Marte.

Se interrogo, sono impreparati, se spiego, i miei studenti fanno amorevolmente i fatti loro, se cerco di utilizzare la rete per collegarmi con i tablet dei miei alunni, la rete non funziona, se compro qualcosa su internet mi arriva rotto, se insisto con un’altra occasione scopro che ho la carta ricaricabile vuota, se accendo il pc per preparare il compito per domani mi accorgo di un rumore strano e vedo il video innegabilmento NERO, se cerco di stampare qualcosa dal tablet, mi accorgo che manca il toner, se cerco la pennina in borsa per finire finalmente dei documenti per scuola mi accorgo che l’ho lasciata nel pc di scuola  e immediatamente penso che non la rivedrò più visto che mi hanno rubato dalla sala insegnanti un tappetino yoga (che ci facesse il mio tappetino yoga in sala insegnanti non ve lo posso proprio dire…)

E, badate bene, tutto questo (e molto altro) in due giorni.

Domani mi si romperà la lavatrice. E la lavastoviglie. In genere mi si ribella tutto contro per qualche giorno e poi  la bufera passa.

Ma mentre sono nella bufera mi sembra che non riuscirò mai più a riprendere i fili nelle mani, spiegare ed interrogare come sempre, preparare e riportare i compiti corretti come sempre, presentare le programmazioni come faccio ogni anno.

E più che mi arrabatto e più che va tutto a gambe all’aria e non mi ricordo di una riunione a scuola, e non metto i voti delle interrogazioni e riprendo a lavorare a maglia e mi ritorna la tendinite al polso.

Basta.

Vado a fare un bagno nella propoli.

O uno scrub all’aglio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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